L’ha raccontata con occhio poetico come mai nessun altro, in uno dei suoi film più celebri, “Il cielo sopra Berlino”. Ora la città gli ha reso finalmente omaggio, premiandone una carriera lunga e ricca di successi.
Wim Wenders si è presentato alla 65ma edizione del festival con il suo ultimo film, “Every thing will be fine”. Ma non in concorso. Una statuetta, però, la porta a casa lo stesso.
“Fantastico! Un piccolo orso d’oro. L’orso è il mio anmale preferito, perciò sono così contento. Posso solo dire ‘grrrr’ ha commentato ai microfoni di euronews con la gioia di un ragazzino il quasi settantenne regista, che per la sua “maturità artistica” vorrebbe regalarsi una commedia che “non sono mai riuscito a girare”.
Anche se, con la sua riconoscibilissima cifra stilistica, il regista di Dusseldorf, elementi di commedia li ha sparsi in svariate delle sue pellicole, tra le quali “Così lontano, così vicino” (meno riuscito seguito di “Il cielo sopra Berlino”), “Lisbon story”.
Perfino, i