E’ sempre più tesa la situazione nel sud della Tunisia dove proseguono gli scontri tra la polizia e gli abitanti di Dehiba, vicino alla frontiera con la Libia. I disordini sono cominciati sabato dopo il sequestro da parte delle autorità di carburante di contrabbando proveniente dalla Libia. I tunisini lamentano inoltre l’imposizione della tassa di 30 dinari per il passaggio del confine, ai non residenti libici. Il governatore della regione di Tataouine spiega: “Siamo consapevoli che queste regioni sono state a lungo emarginate e che i cittadini di Dehiba vivono del commercio con i vicini libici . Quando hanno realizzato che è necessario applicare la legge, hanno perso la testa per via della tassa di 30 dinari imposta dalle autorià tunisine ai non residenti libici”
Il bilancio parla di un morto e due feriti. La polizia ha risposto al lancio di pietre dei manifestanti con i gas lacrimogeni. Per domani è stato proclamato lo sciopero generale nel Paese. Il nuovo governo del premier Essid,h