Giordania aumenterà impegno militare contro Isis dopo uccisione pilota

2015-02-05 28

Intensificare le operazioni militari contro l’autoproclamato Stato Islamico nel quadro della coalizione internazionale. È la parola d’ordine di Re Abd Allah II di Giordania, rientrato dagli Stati Uniti subito dopo la notizia che il pilota giordano prigioniero degli jihadisti era stato bruciato vivo, un orrore diffuso con un video.

Il popolo giordano esprime una forte pressione sul suo leader, in un Paese in cui il potere è suddiviso in clan e Muaz Kasasbeh, 26 anni, apparteneva ad una famiglia influente.

A condannare l’uccisione è anche Hammam Said, leader dei Fratelli Musulmani in Giordania:

“Ribadisco la nostra condanna a questo tipo di approccio che non è rispecchiato nella Sharia che Allah ci ha ordinato di rispettare”.

Posizione ben più radicale quella espressa dall’Università del Cairo Al-Azhar, una delle più influenti istituzioni religiose dell’Islam sunnita, che ha fatto appello ad uccidere per crocifissione i militanti dello Stato Islamico per il crimine commesso.

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