Continuerà ad oltranza lo sciopero della fame, se il tribunale non ordinerà la scarcerazione: Nadezhda Savchenko, 33enne pilota d’elicottero ucraina, è in carcere in Russia dal giugno scorso, e da due mesi non mangia per protesta. La procura ha chiesto di prolungare di altri tre mesi la carcerazione preventiva, il tribunale deciderà la prossima settimana.
Sta abbastanza bene, secondo la sorella che ha potuto renderle visita:
“I parametri vitali sono corretti: temperatura, pressione, tasso di zuccheri. Il suo spirito combattivo è allo stesso livello di sempre, non è cambiato niente”.
Un mese fa la donna era stata trasferita in un altro carcere, dove ha ora a disposizione una doccia.
Secondo lei a catturarla sono stati i ribelli filorussi in territorio ucraino, e l’hanno poi portata illegalmente in Russia.
Secondo l’accusa invece l’elicotterista ha attraversato la frontiera, e dal territorio russo ha coordinato l’attacco che ha portato alla morte di due giornalisti russi.