Marina Litvinenko si è presentata all’Alta Corte di Londra, dove prosegue l’inchiesta per l’assassinio del marito morto nel 2006 per avvelenamento da polonio.
La vedova è stata audita a porte chiuse, nell’ambito della nuova inchiesta avallata dal governo britannico per risalire ai mandanti del delitto e alle coperture politiche a Mosca.
La vicenda ebbe risvolti anche italiani con i sospetti, poi caduti, nei confronti di Mario Scaramella, amico di Litvinenko e consulente della commissione Mitrokhin, alla quale riferiva informazioni provenienti proprio da Litvinenko e da altri ex agenti sovietici. Scaramella fu poi arrestato in Italia per un’altra vicenda, dalla quale è uscito patteggiando.
Litvinenko era conserato fonte di informazioni particolarmente scomode per il Cremlino.
Dopo una prima ondata di accuse e una crisi diplomatica, il governo di Londra bloccò la parte politica dell’inchiesta, in seguito a un miglioramento dei rapporti con Mosca. Ma nel luglio scorso, con relaz