Il brano che proietta Paola Turci nell’olimpo della musica italiana è un’appassionata denuncia al vergognoso destino di molti bambini nel mondo.
Un’accusa nemmeno troppo velata alla barbarie di chi trasforma i bambini in soldati, a chi li sfrutta nei lavori più pesanti e pericolosi, ma soprattutto all’occidente che chiude gli occhi davanti a questi drammi e che anzi approfitta della miseria di certi paesi per trarne anch’esso beneficio speculando sul lavoro a basso costo o peggio ancora con lo sfruttamento sessuale, vera vergogna per chi si definisce civile.
Il suo esordio musicale è datato 1986, anno in cui partecipa al Festival di Sanremo con il brano L'uomo di ieri, scritto da Mario Castelnuovo, che la cantante inserirà nel suo disco d'esordio Ragazza sola ragazza blu. Parteciperà ancora al Festival e vincerà il Premio della Critica nei tre anni successivi: nel 1987 con Primo Tango, nel 1988 con Sarò bellissima e nel 1989 con BAMBINI, brano che ne consolida la notorietà, regalandole anche un bel 1º posto nella sezione Emergenti al 39º Festival di Sanremo.