Non bastavano il braccio di ferro con Kiev sui debiti per le forniture di gas e le sanzioni internazionali per la crisi in Ucraina. Ora ci si mette anche il prezzo del greggio in calo, legato a doppio filo a quello del gas. Questi i principali elementi che hanno pesato sul bilancio dei primi 9 mesi del 2014 di Gazprom.
Il gigante dell’energia russo ha osservato una contrazione del 35% dell’utile netto a 7,2 miliardi di euro. Colpa anche del crollo del rublo, che nel cambio ha portato a perdite per oltre 400 milioni di euro. I negoziati con l’Ucraina, intanto, proseguono, ma l’accordo provvisorio stretto ad ottobre scade alla fine di marzo.
