Se l’Ucraina è ormai divisa, c‘è chi fra gli ucraini divorzia per divergenze d’opinione.
È quello che è successo a Lyudmila, la proprietaria di un coffee shop a Kramatorsk, città conquistata dai ribelli pro-russi in aprile, e ripresa dall’esercito ucraino a luglio.
“Durante l’occupazione – racconta Lyudmila – venivamo bombardati e c’erano uomini armati nelle strade, i civili pacifici stavano abbandonando la città, e anche le imprese se ne stavano andando, non c’era niente da fare qui, abbiamo dovuto chiudere, e non potendo guadagnarci da vivere ce ne siamo dovuti andare”.
Il suo ex marito all’epoca era a favore dei ribelli. E sarebbe questo ad aver causato la separazione. Ma poi ha cambiato idea.
“Ci dicevano che la Repubblica Popolare di Donetsk avrebbe portato cambiamenti positivi – si giustifica Denis -, che il governo non era legittimo, che mentre con il governo ucraino davamo troppi soldi allo Stato, con loro i soldi sarebbero rimasti qui”.
Non è il solo ad essersi ricre