C’erano più o meno tutti alle esequie per Re Abdullah d’Arabia Saudita: il 91enne sovrano, che era il più longevo del pianeta, è morto all’alba del 23 gennaio ed è stato inumato il giorno stesso.
Era uno degli uomini più potenti della regione, a capo di uno dei principali produttori mondiali di petrolio, e anche per questo è stato e viene ancora salutato da tutti i leader mondiali.
L’occasione è buona anche per stringere la mano al nuovo Re, Salman, fratellastro di Abdullah: molti s’aspettano da lui grandi novità, ma si dice che il settantottenne neo-monarca sia anch’egli malato, e non potrà che agire nel segno della continuità.
Qualcosa di nuovo potrebbe però accadere indipendentemente da lui: nella capitale del regno hashemita è infatti giunto anche il ministro degli Esteri iraniano, e il Paese sciita è il grande nemico regionale di Riad. Nelle prossime ore è previsto anche l’arrivo di Barack Obama, che a Salman ha già fatto almeno due telefonate.