In Piazza Maidan a Kiev decine di persone si sono raccolte spontaneamente per rivolgere una preghiera e un minuto di silenzio alle vittime dell’attacco di Mariupol, nell’Ucraina orientale. Le forze armate ucraine e i ribelli continuano a rimpallarsi la responsabilità.
‘‘È molto triste sapere che dei civili stanno morendo per mano di un Paese vicino, che abbiamo considerato come se fosse un caro parente per molto tempo. Stanno morendo persone come me e mio figlio”, dice Anna Murina, una residente di Kiev.
Il premier ucraino ha denunciato orribili crimini contro l’umanità da parte dei ribelli. Arseniy Yatsenyuk accusa Mosca di aver reso carta straccia tutti gli accordi di cessate il fuoco. ‘‘Chiedo la convocazione di una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La Russia ha stracciato non solo gli accordi di Minsk ma ha infranto tutti i principi fondamentali sul piano umanitario e del diritto internazionale’‘, dice il premier ucraino.
Sulla strage di Mar