Numana, comune di 3875 abitanti, Riviera del Conero, costa adriatica centrale, provincia di Ancona, Marche, Italia. I primi abitanti di questa zona furono i Piceni, che occuparono l'attuale zona del porto ed una interna situata al confine con il comune di Sirolo. La città venne in seguito dominata dai Dori, popolazione greca fondatrice della vicina Ancona, per poi passare sotto il controllo romano dopo la battaglia di Sentino (oggi Sassoferrato) nel 295 a.C. Durante il regno di Augusto la cittadina era compresa all'interno della Regio V Picenum (citata fra l'altro da Plinio il Giovane), a cui apparteneva l'attuale costa meridionale marchigiana e la parte settentrionale della provincia di Teramo. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente Numana divenne un possedimento dei Longobardi, i quali occuparono anche alcune città costiere marchigiane e romagnole più note come Pentapoli: tali località funestate dalle guerre e distrutte dai terremoti vennero infine restituite al Papa dal re franco Carlo Magno, che vi lasciò il presunto “Crocifisso Miracoloso”, simulacro proveniente dalla Terra Santa. Passata sotto il controllo pontificio la città venne designata come diocesi e centro culturale medioevale durante il quale diventò uno dei Castelli di Ancona. Dimenticata nei secoli successivi la cittadina venne infine annessa al Regno d'Italia nel 1860 a seguito della battaglia di Castelfidardo, che aveva inoltre stabilito il passaggio dell'Umbria e delle Marche sotto il controllo del nuovo stato governato dai Savoia. Residenza estiva di nobili famiglie romane già dalla fine dell'Ottocento Numana fu insieme ad Ancona sede della diocesi di Ancona e Numana, diventata successivamente arcidiocesi di Ancona-Osimo. Unita a Sirolo divenne comune autonomo nel 1928 ed a partire dagli anni settanta, grazie alla costruzione del porto turistico, Numana si è trasformata in una località turistica molto frequentata. Riprese video effettuate mercoledì 7 gennaio 2015.