Seconda parte del viaggio in Asia di Papa Francesco, che si tratterrà nelle Filippine fino al suo rientro in Vaticano, previsto per lunedì pomeriggio.
Ad accoglierlo all’aeroporto di Manila il nunzio apostolico per le Filippine, monsignor Giuseppe Pinto, e il presidente Benigno Aquino III.
Poi i primi bagni di folla in uno dei Paesi più cattolici del mondo: l’80% degli oltre 100 milioni di abitanti.
La popolazione si affida al pontefice, come dice Renato Reyes, segretario di Bagong Alyansang Makabayan, federazione delle associazioni di sinistra: “è noto per le sue posizioni forti sui temi sociali. Questo è molto importante per le Filippine oggi, visto che ci troviamo di fronte a povertà di massa e violazioni dei diritti umani”.
C‘è chi spera che la visita di Bergoglio porti alla liberazione di detenuti, come già avvenuto nello Sri Lanka, dove è stata ordinata la liberazione di 612 detenuti, 575 uomini e 37 donne. A beneficiare della grazia presidenziale, anziani di
più di 75 anni