Una cinquantina, i leader internazionali giunti a Parigi per manifestare la loro solidarietà dopo le stragi: c’erano tutti i partner europei, da Angela Merkel a Mariano Rajoy, da David Cameron a Metteo Renzi e a Donald Tusk, mentre dagli Stati Uniti è giunto il vice-presidente.
C’era il presidente del Mali, dove sono impegnate le truppe francesi contro la guerriglia secessionista, c’era anche Re Abdallah di Giordania, il premier turco e quello israeliano, oltre al presidente dell’Autorità palestinese.
Una sfilata di leader che ha fatto di Parigi la piazza per gridare un “no” globale al terrorismo.
Dopo una ventina di minuti i leader internazionali hanno lasciato il presidente francese, François Hollande, che ha incontrato i sopravvissuti alla strage di Charlie Hebdo e le famiglie delle vittime, sono stati lunghi abbracci e momenti di forte commozione.
In particolare si è intrattenuto con due firme storiche come Renaud Luzier e Patrick Pelloux, quest’ultimo noto anche per la sua