Tariq Ramadan e i musulmani d'Europa: ci chiedono di giustificarci, mai di spiegare

2015-01-10 116

La strage nella redazione di Charlie Hebdo e i fatti successivi rischiano di isolare ulteriormente la comunità musulmana francese, la più grande d’Europa. Musulmani che per la stragrande maggioranza hanno casa, lavoro e vita sociale come gli altri, ma che vengono guardati con sospetto ad ogni attentato.
L’Imam di Drancy, Hassen Chalghoumi, ha sempre condannato le derive radicali ed aveva anche appoggiato la legge che vieta il velo islamico. Ora, lamenta la facilità con cui le reti internazionali, grazie anche alla poca severità delle istituzioni, reclutano tanti giovani francesi:

“Perché usano la nostra gioventù? È una gioventù francese che combatte contro la Francia, sono andati nel Mali, adesso vanno in Siria e altrove, adesso è ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità e penso alla società civile, i politici e tutto quel mondo, ma anche i magistrati, penso che non si sanzioni abbastanza”.

Altra grande figura dell’Islam francese è Dalil Boubakeur, rettore della

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