Rischia la chiusura l’ospedale Panzi, quello in cui da 15 anni il Dottor Mukwege a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo, assiste le donne vittime di violenze sessuali. L’amministrazione fiscale ha congelato i conti bancari della struttura in quanto reclama il pagamento di tasse arretrate per un totale di 600mila euro. L’ospedale è così di fatto messo nell’impossibilità di pagare gli stipendi ai suoi 500 dipendenti.
“Il lavoro che viene fatto all’ospedale è cruciale e ci sono pazienti che aspettano cure a cui non possono avere accesso per colpa di questa situazione. Ci sono circa 300 pazienti nell’ospedale che non pagano per l’assistenza: questo è un servizio pubblico che nessun altro ospedale in quest’area può fornire”
“Sappiamo che la situazione è catastrofica e che se non viene risolta l’ospedale davvero rischia la chiusura. La gente non può lavorare senza essere pagata e i pazienti non possono restare qui seduti ad aspettare le cure. C‘è davvero gente che rischia la vita”, spiega il direttore dell’ospedale, Naama Haviv.
Nonostante i riconoscimenti della comunità internazionale per la sua attività a favore delle donne vittime di stupro, Mukwege viene considerato molto scomodo in patria per il suo atteggiamento apertamente critico nei confronti del governo. Per questo i vertici dell’ospedale Panzi definiscono la misura discriminatoria.