È stato liberato in Turchia il 16enne arrestato per aver accusato di tangenti e corruzione il presidente Recep Tayyp Erdogan. I genitori lo hanno accolto all’uscita dal palazzo di Giustizia di Konya, la città nel centro del Paese dove è finito in manette mercoledì scorso mentre era a scuola. Si tratta del primo minore imprigionato con una tale accusa, in caso di condanna rischia 4 anni di reclusione.
‘‘Noi non siamo terroristi. Quando abbiamo intrapreso questo cammino avevamo promesso di non tornare indietro, di non cedere ai fascisti. Abbiamo detto che eravamo dei soldati di Mustafa Kemal, ecco perché ci hanno messi dentro’‘, ha detto l’adolescente citando il fondatore della Repubblica Turca.
Nel corso di una cerimonia il ragazzo, aderente a un movimento di sinistra, aveva definito Erdogan ‘‘ladro’‘. Il riferimento è al vasto scandalo di corruzione che ha travolto nel 2013 l’entourage dell’attuale presidente turco, allora capo del governo.
La scarcerazione del giovane è stata possibile grazie a un ricorso presentato da un collettivo di avvocati sulla base dell’arbitrarietà dell’arresto.