http://www.pupia.tv - Napoli. “Il Movimento 5 Stelle mette in campo una novità assoluta destinata a scardinare totalmente l’attuale cartello assicurativo”. Con queste parole il senatore Sergio Puglia, membro della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, rilancia la battaglia alle assicurazioni private.
Dopo la bufala circolata quest’estate di una legge che fissava il tetto massimo delle Rc auto a 150 euro arriva una proposta concreta: il disegno di legge depositato in Senato con atto 1597 su iniziativa del senatore Puglia prevede l’istituzione di una società assicurativa pubblica che applichi tariffe agevolate ai cittadini e premi gli automobilisti virtuosi che non dovranno farsi carico dei sinistri e disonestà altrui. Attualmente il Ddl si compone di 12 articoli e prevede fondamentalmente tre punti cardine:
Premiare i cittadini virtuosi con tariffe di favore. I cittadini virtuosi non dovranno più farsi carico del peso della sinistrosità e della disonestà altrui: per coloro che non faranno incidenti da 5 o 8 anni le tariffe più basse dell’intero territorio nazionale;
istituire un’assicurazione pubblica per i virtuosi. Lo Stato interviene con un’assicurazione pubblica agevolata per tutelare i virtuosi in attesa di un adeguamento nei comportamenti e tariffe del settore privato;
mettere un limite allo strapotere delle assicurazioni e impedire i conflitti di interesse all’interno delle società preposte al loro controllo. Il Ddl prevede che sia comprovata l’indipendenza degli esperti, che venga vietato alle assicurazioni di imporre la durata dei contratti, o di forzare i cittadini all’acquisto di altri prodotti assicurativi insieme all’RC auto, che vengano fissati termini obbligatori di risposta per l’assicurazione e che si renda facoltativo e non obbligatorio il risarcimento diretto.
“In questo modo le assicurazioni private saranno costrette a confrontarsi finalmente con un mercato davvero concorrenziale”, rimarca il senatore, che sottolinea come la creazione di un concorrente statale impedirebbe alle compagnie assicurative di fare accordi sottobanco costringendole di fatto ad abbassare le proprie tariffe “con l’obiettivo di sanare tutte le storture legislative che consentono di imporre tariffe indiscriminatamente punitive o per molti proibitive”. (15.12.14)