http://www.pupia.tv - Napoli. Il libro di Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano “Quarto Reich — Come la Germania ha sottomesso l'Europa” (Mondadori) è stato presentato nella sede della Università Pegaso di Napoli, a Palazzo Zapata, alla presenza del governatore Stefano Caldoro, Umberto Ranieri, Marcello Taglialatela, Luciano Schifone.
“Quarto Reich” è una sintesi volutamente provocatoria che sta raccogliendo conferme, dal nuovo tracollo della Grecia ai recenti diktat della cancelliera Merkel.
“Il piano Juncker parla di 300 miliardi di investimenti ed è bene che partano subito, in tempi più rapidi possibili”, ha commentato Caldoro. “Almeno per quanto riguarda gli investimenti legati ai programmi comunitari” l'auspicio del governatore “è che possano essere slegati dalle rigide regole di bilancio e in particolare del Patto di stabilità”. “Bisogna ripensare le politiche europee - ha affermato - e fare politiche di crescita più forti e meno legate ai vincoli di bilancio troppo rigidi”.
Parlando poi del libro, il presidente della Regione Campania ha sottolineato che “offre un'analisi molto approfondita e dà una lettura politica e anche economica dell'Europa del momento”, ma “non deve apparire come una valutazione anti tedesca, come tendenza ad attaccare o accusare chi in questo momento in Europa gode di maggiori benefici; e sicuramente la Germania ne gode”.
Anzi, Caldoro ha evidenziato “un riconoscimento al modello tedesco che deve essere visto come riferimento per la propria capacità organizzativa del sistema Stato, del proprio equilibrio economico, della propria capacità competitiva”. Però, tiene a precisare il governatore campano, “quando si è tutti legati da una moneta comune e una politica economica fortemente vincolata anche sulle politiche fiscali e di welfare e manca la flessibilità necessaria, si creano delle differenze troppo grosse. Quindi chi è più forte continua a vincere, chi è più debole rischia di diventarlo ancora di più”.
“Il tema non è fermare la Germania - ha sottolineato - ma in quale modo creare quelle regole che permettano a chi ha sistemi economici diversi di non essere penalizzato”. (13.12.14)