Il prolungamento della confernza sul clima di Lima in Perù non sembra sia servito a nulla.
Si era trattato di un tentativo di raggiungere un accordo, ma alla fine tutto è naufragato per il rifiuto della Cina di accettare una bozza definita “non equa” perché non riconosce le differenze tra le economie industrializzate e quelle emergenti, ponendo su quest’ultime un carico eccessivo.
Pechino si divide con gli Stati Uniti lo scettro di principale inquinatore del pianeta, producendo un quarto del totale globale delle emissioni di gas serra, ma annovera sé stessa tra le economie in via di sviluppo.
Tuo pare rimandato alla conferenza di Parigi nel 2015. Per ora si discute, ma lo stallo fra i due giganti è totale.