Kiev accusa i separatisti di aver violato la ‘‘giornata di silenzio’‘ proclamata per favorire una tregua effettiva nell’est dell’Ucraina. L’obiettivo è attuare gli accordi di Minsk, che lo scorso 5 settembre hanno stabilito un cessate il fuoco rimasto carta straccia. Nuovi colloqui tra i ribelli e il governo potrebbero esserci nei prossimi giorni in Bielorussia. Sono 1.000, intanto, le persone uccise secondo le Nazioni Unite dall’entrata in vigore della prima tregua.
Le truppe di Kiev hanno detto di aver sospeso tutte le operazioni di combattimento mentre hanno registrato almeno 13 casi di violazione. I separatisti hanno continuato a colpire l’aeroporto di Donetsk, da mesi al centro di scontri.
A scaldare il clima ci ha pensato anche Anna Netrebko, la celebre soprano russa. Nel corso di una cerimonia televisiva domenica a San Pietroburgo è apparsa con una bandiera separatista.
“Penso che la guerra debba finire il più presto possibile. Ma questa è politica e io non ne faccio parte. Voglio fare qualcosa per sostenere l’arte. Credo che andrò lì solo quando il conflitto sarà terminato”, ha dichiarato.
La star della lirica mondiale ha consegnato un assegno simbolico di un milione di rubli, corrispondenti a 15.000 euro, al leader separatista Oleg Tsarev. Serviranno, ha spiegato, per la ricostruzione del teatro dell’Opera di Donestk.