Intervista al prof. Vincenzo Stanghellini, Direttore Unità Operativa di Medicina interna, Policlinico Sant'Orsola Malpighi, Bologna in occasione del 'Gastro Italian Day', che si è tenuto a Milano.
La diagnosi e il trattamento della sindrome del colon irritabile con costipazione IBS-C possono causare frustrazione nei pazienti e nei medici. Il 30% dei problemi gastrointestinali segnalati ai medici generici sono dovuti all'IBS, ma solo il 19% dei pazienti riceve una diagnosi durante la prima visita, mentre il 56% dei pazienti richiede fino a cinque visite prima che sia formulata una diagnosi.
I pazienti adulti affetti da IBS-C hanno dimostrato di avere, sotto l'aspetto della salute, un livello di qualità della vita notevolmente inferiore rispetto agli individui sani, simile ai pazienti affetti da asma, emicrania e altre patologie.
Prima dell'approvazione di Constella (linaclotide 290 mcg, 1 capsula/die), le opzioni terapeutiche per il trattamento dell'IBS-C consistevano principalmente in farmaci sintomatici, come antispastici o antidepressivi non autorizzati per la gestione di stati algici, oppure lassativi per gestire la costipazione.
Constella è il primo farmaco prescrivibile approvato all'interno di una nuova classe di terapie per il trattamento degli adulti affetti da IBS-C da moderata a grave in Europa.
Ha dimostrato, durante gli studi clinici, di alleviare il dolore addominale, uno dei principali sintomi dell'IBS-C, e di attenuare i sintomi dovuti alla costipazione. L'IBS è un disturbo gastrointestinale funzionale, cronico e recidivante, che colpisce oltre il 10% della popolazione europea. Si stima che un terzo dei pazienti affetti da IBS soffra di IBS-C con gravità variabile. I sintomi associati all'IBS-C comprendono fastidio/dolore addominale, gonfiore e costipazione.