“Per quanto riguarda il pulpito di Silvio Berlusconi, beh… se Papa Francesco mi fa il sermone dal pulpito io mi inchino e rifletto. Se me lo fa una persona che sta scontando una pena, devo dire che lo prendo con misure diverse. Per quanto riguarda il M5S, sono deluso dai 4 eletti del popolo di Roma perché è chiaro: nessuno del M5S a parte delle eccezioni che hanno pagato la loro libertà intellettuale vuole partecipare a qualsiasi cosa che sia riassumibile nella parola responsabilità, se c’è una responsabilità si scappa”.
Così il sindaco di Roma Ignazio Marino, arrivato in bici e senza scorta all’iniziativa organizzata dai Giovani democratici “Factory 365” a Roma, nei giorni in cui la capitale è travolta dall’inchiesta sull’intreccio fra appalti e criminalità, risponde, parlando con i giornalisti, a Silvio Berlusconi che lo ha invitato a dimettersi proprio in queste ore. E a una cronista che chiede a Marino se si dimetterà dal Campidoglio, il sindaco di Roma risponde con un’altra domanda dal tono retorico, a sua volta: “Secondo lei io ho affrontato un anno e mezzo di cambiamenti così radicali per dire adesso, ho scherzato, vado alla spiaggia?”.
