Stati Uniti, boom delle nuove buste paga: 321 mila a novembre

2014-12-05 21

Che fosse tornato in forma lo si sapeva, ma adesso il mercato del lavoro statunitense sta davvero mostrando i muscoli. A novembre le nuove buste paga escluso il settore agricolo sono state 321 mila: un’impennata del genere (la previsione era di sole 230 mila) non si vedeva da quasi tre anni.

Accompagnato da una revisione al rialzo di 44 mila unità nei mesi di settembre e ottobre, il dato conferma la solidità dell’economia americana di fronte al rallentamento globale. Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 5,8%, ai minimi da sei anni.

“Negli ultimi due trimestri abbiamo visto un miglioramento sostenuto nella qualità dei nuovi posti di lavoro”, dice Mark Hamrick di Bankrate.com. “Una dinamica che interessa tutto il mercato. Parliamo di lavori da impiegati, nella sfera aziendale e professionale. Abbiamo visto miglioramenti non trascurabili nelle costruzioni. E anche nelle vendite al dettaglio”.

Lo stato di salute del mercato del lavoro non passerà inosservato dalle parti della Federal Reserve. Janet Yellen e colleghi, ora che la disoccupazione è scesa, hanno detto di guardare ad indicatori come la crescita dei salari per decidere il futuro rialzo dei tassi.

Ebbene, il mese scorso l’aumento medio orario è stato del 9% e questo, secondo gli investitori, non farà che confermare l’idea della Fed di un aumento del costo del denaro già a metà 2015. Tiepida, per questo motivo, la reazione di Wall Street ai dati del rapporto sull’impiego.