La Svizzera guarda all’Ucraina, la crisi nell’Est del Paese è il tema della conferenza annuale a Basilea dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Poche le speranze che sia rispettato l’accordo per un cessate il fuoco raggiunto dai ribelli filorussi con il presidente ucraino dal 9 dicembre.
“La missione di monitoraggio dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa è stata incrementata. Il compito è vigilare sul ritiro delle armi pesanti dalla linea di demarcazione militare e controllare se il cessate il fuoco tra le forze di Kiev e miliziani è rispettato’‘, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov.
‘‘Serve una vera tregua bilaterale’‘ per il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin, che ha parlato di ‘‘un’aggressione russa” invocando un vero processo politico.
‘‘Ci troviamo in una situazione in cui è necessario che l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa trovi un nuovo slancio, serve un impegno veramente politico. L’Osce deve essere in grado di far fronte alle sfide per la sicurezza europea, per la pace in tutto il Continente europeo’‘, ha detto Pavlo Klimkin.
La completa cessazione delle ostilità nell’Est dell’Ucraina resta l’obiettivo dei 57 Paesi membri dell’Osce. Il precedente cessate il fuoco del 5 settembre a Minsk tra forze di Kiev e i separatisti filo-russi è rimasto carta straccia.