Bhopal, 30 anni fa l'incidente allo stabilimento Union Carbide

2014-12-03 9

Trenta anni dopo il disastro chimico di Bhopal, in India, i superstiti e gli eredi delle vittime continuano a chiedere giustizia.

Più di 25.000 persone morirono per il gas tossico rilasciato dallo stabilimento della Union Carbide, una multinazionale statunitense, mentre almeno 150.000 ancora ne soffrono le conseguenze.

“Se i responsabili del disastro continuo di Bhopal riconoscono e accettano il loro ruolo in questa enorme sofferenza collettiva, e se correggono il loro comportamento, allora forse sarà possibile che il disastro si concluda nel corso del quarto decennio”.

Alle prime ore del 3 dicembre del 1984, almeno 40 tonnellate di isocianato di metile, un gas altamente nocivo sfuggì dall’impianto.

“C’era una sensazione di bruciato agli occhi… il fumo agiva come se qualcuno ci avesse messo del peperoncino negli occhi… Non si respirava, avevamo mani e piedi che bruciavano… e intorno c’era un grande disordine…”

La catastrofe di Bhopal, il peggiore incidente chimico della storia, è anche al centro di un film, Una preghiera perchè piova, che uscirà venerdi nelle sale indiane dopo essere stato presentato un mese fa a New York.

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