Padre, figlia e ora anche nipote. Nel giorno in cui la ventiquattrenne Marion Maréchal ottiene il plebiscito dei militanti nel voto per il rinnovo del Comitato centrale del Front National, la dinastia dei Le Pen si mobilita in massa per il XV congresso del Partito.
Sfumato a giugno il sogno di un gruppo euroscettico a Strasburgo, Marine Le Pen affida a questo appuntamento lionese anche il sogno di rilanciare una piattaforma di dialogo con partiti affini di altri paesi.
“All’estero la gente crede a quello che si sente dire ed è per questo che di noi ha una visione deformata e lontana dalla realtà – dice Marine Le Pen ai microfoni di euronews -. Ed è anche per questo motivo che ritengo importante incontrarci e confrontarci con i colleghi di altri paesi. Non parlo di costituire un gruppo al Parlamento Europeo, perché questo gruppo non c‘è, ma almeno di un coordinamento dei partiti patriottici che difendono le nostre stesse idee”.
Al 25% alle europee di maggio, il Front National ha poi strappato numerosi municipi alle ultime amministrative francesi. Sondaggi rivelano inoltre che se le elezioni presidenziali si svolgessero ora, Marine Le Pen avrebbe numericamente la meglio sugli avversari al primo turno, incontrando poi invece difficoltà al secondo.