Sono stati accolti dagli operatori della croce rossa nell’isola greca di Creta i settecento migranti rimasti alla deriva su un mercantile in avaria.
Il cargo, che si era fermato per un guasto dei motori all’alba di martedì, è stato trainato per 48 ore da una fregata greca, fino al porto di Ierapetra.
Dopo i controlli medici effettuati a bordo, molti sono stati trasferiti in una palestra allestita a rifugio. Tra i naufraghi, ci sono duecento donne e bambini.
“E’ la più grande operazione di salvataggio negli ultimi dieci anni – afferma Andreas Mamantopoulos, responsabile della Croce rossa – bisogna risalire agli anni Ottanta per trovare qualcosa di simile. Ma ciò che rende questo episodio diverso da tutti gli altri è la quantità di gente e il pericolo di epidemie, o meglio il timore di epidemie da parte dei residenti”.
L’imbarcazione, lunga 80 metri, avrebbe dovuto arrivare mercoledì a mezzogiorno, ma il mare grosso ha rallentato le operazioni di rimorchio effettuate dalla fregata della marina militare greca Hydra.
La maggior parte dei migranti che si trovavano a bordo provengono dalla Siria, dall’Afghansitan e dall’Iraq.