Papa Francesco si propone come uomo del dialogo tra Europa e Medio Oriente. Dopo aver chiesto alle istituzioni europee di svegliarsi, Bergoglio arriva in Turchia questo venerdì per dire no all’islamofobia. Il pontefice farà un appello alla pace in una zona esposta ad un focolaio di violenza, dove le comunità cristiane sono in fuga.
“Invito tutti a pregare perché questa visita di Pietro al fratello Andrea porti frutti di pace, sincero dialogo tra le religioni e concordia nella nazione turca”.
Un viaggio intrapreso anche da Benedetto XVI, in circostanze diverse.Nel 2006, Ratzinger si raccolse in una silenziosa preghiera nella Moschea Blu, dopo le polemiche seguite al suo discorso di Ratisbona sulla relazione tra violenza e Islam.
La preghiera di un Papa in una moschea, a fianco del gran mufti, fu una novità assoluta e le immagini fecero immediatamente il giro del mondo. Anche Francesco visiterà la Moschea simbolo di Istanbul accolto dalla massima autorità religiosa della Turchia come “l’amico dei poveri”.
In Turchia, Francesco incontrerà anche il Patriarca ortodosso di Constatinopoli che fu ospite in Vaticano per il suo insediamento nel marzo 2013. “Puntiamo all’unità di tutte le Chiese”, le parole di benvenuto di Bartolomeo I.
Attualmente la comunità cristiana in Turchia rappresenta meno dell’1% della popolazione ed è divisa tra ortodossi e cattolici. Ma il Papa parlerà ai credenti di un’intera regione che stanno affrontando un esilio forzato mai visto in Medio Oriente.
Il pontefice che non chiude la porta al dialogo con i fondamentalisti, nonostante le minacce del sedicente Stato islamico. E ha rifiutato di spostarsi con l’auto blindata.
Domenica presenzierà la liturgia della festa di Sant’Andrea e firmerà una dichiarazione congiunta con Bartolomeo I.