Nella prospettiva di vedere distrutti i loro presidi e tutta la colorata coreografia che li rappresenta gli attivisti di Hong Kong si erano messi in moto per tutelare quelle che considerano le opere d’arte della protesta nella city della grande città asiatica. 200 volontari hanno compiuto l’opera scattando foto di striscioni, installazioni e quant’altro era segno visibile di una stagione di lotta.
Era stato individuato un magazzino per conservare i reperti della protesta. Certo alcuni simboli cittadini come la scalinata inondata da richieste scritte su post-it, già battezzato il “Muro di Lennon”, resterà solo in fotografia.
L’artista cinese Miso Zhou ha dipinto in città oggetti e persone della protesta. La sua speranza era poter salvaguardare alcune cose di questo scenario ma anche la rimozione da parte della polizia rientra nel ciclo di questa avventura.
Le luci del natale sono destinate a cancellare la memoria istantanea delle strade anche se le istanze della rivolta acquiastano il valore del mito.