“Dobbiamo dare un messaggio di cambiamento radicale”. Parola di Matteo Renzi al Business Europe tenutosi venerdi a Roma, in cui ha presentato il suo progetto di riforma del lavoro.
Nonostante la fiducia conferita al premier da Confindustria, gli scontri tra governo e sindacati sul Jobs Act si fanno sempre più infuocati.
Per il 12 dicembre è stao decratetao uno sciopero generale convocato da Cigl e Uil, mentre a Napoli, nel corso di una manifestazione nazionale contro la riforma, Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, attacca il Premier: “Il punto vero è che non ha il consenso di chi lavora e di chi cerca lavoro in questo Paese. Quindi dovrebbe porsi il problema che se vuole davvero cambiare questo Paese lo deve fare assieme alle persone che lavorano e assieme alle persone che lo vogliono davvero cambiare”.
Ad accendere la miccia, questo venerdì, è stata una frase dello stesso leader Fiom per il quale l’esecutivo “non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca un lavoro”. Parole poi smussate in parte dal sindacalista, ma che hanno comunque provocato la reazione del Partito democratico e di Confindustria.