Usa: Obama regolarizza 5 milioni di immigrati, "anche noi eravamo stranieri"

2014-11-21 9

Cambierà la vita di cinque milioni di clandestini negli Stati Uniti, il piano sull’immigrazione di Barack Obama.

“Una volta anche noi siamo stati stranieri”, ha osservato il presidente statunitense citando un versetto della Bibbia, ma anche il suo predecessore repubblicano George W. Bush, dicendo che “gli immigrati sono parte della vita americana”.

“Se siete in America da più di cinque anni, se avete figli americani o residenti, se vi registrate, non avete precedenti penali e siete disposti a pagare le tasse, allora potete rimanere nel paese, senza paura di essere deportati – ha spiegato Obama in diretta televisiva – Potete uscire dall’ombra ed essere a posto con la legge. Questo è il patto”.

“Gracias, Presidente” è stata la risposta della comunità ispanica che ha giocato un ruolo determinante nell’elezione di Obama. Le misure tutelano i 3,7 milioni di genitori di bambini nati negli Stati Uniti, e quindi cittadini.

“Con un’azione unilaterale, a poche settimane dalla schiacciante sconfitta elettorale, Obama prende un rischio enorme. Gli americani generalmente non amano vedere i loro presidenti agire in questo modo, anche se sostengono il tema della cittadinanza agli immigrati – conclude il corrispondente di euronews a Washington, Stefan Grobe – I repubblicani sono furiosi e minacciano di portare Obama in tribunale per bloccare la decisione. Ma anche questo è un rischio, visto il rapporto conflittuale del partito dell’Eelefante con gli elettori ispanici. Qualunque cosa accada, la scena politica è pronta a una guerra che potrà andare avanti fino alle elezioni presidenziali del 2016”.