La Cina si avvicina (a dorso di pecora e mucca). E’ infatti la rimozione dei dazi sull’export di diversi prodotti alimentari e agricoli australiani il pilastro dell’accordo raggiunto da Canberra e Pechino per la creazione di una zona di libero scambio, a cui lavoravano ormai da dieci anni.
In una stretta di mano la mutua soddisfazione del premier australiano Abbott e del presidente cinese Xi Jinping.
Quest’ultimo porta a casa un allentamento delle restrizioni agli investimenti nella terra dei canguri e nasconde bene il disappunto per gli speciali controlli che Canberra tuttavia ancora riserva a quelli operati da compagnie statali, come quelle cinesi.
L’abbattimento dei dazi sull’export di ovini, bovini e diversi prodotti agricoli autorizza invece l’Australia a confidare nella conquista del mercato cinese per affrancarsi dalla dipendenza da quello di carbone e ferro.
E se Pechino festeggia per le prospettive d’investimento anche nel settore dei servizi, Abbott parla già soddisfatto di “migliore accordo con la Cina, mai raggiunto da un paese occidentale”.