L’unità della Spagna non è negoziabile: Madrid non cede alla richiesta di dialogo per l’indipendenza che arriva dalla Catalogna. Un vero referendum è ora l’obiettivo del governo catalano dopo il ‘‘voto simbolico’‘ di domenica che ha visto la partecipazione di oltre 2 milioni di persone, di cui l’80% ha votato sì.
“Se quello che volete e per il quale siete andati a votare è l’indipendenza della Catalogna, allora sarà difficile raggiungere un accordo perché né questo governo né questo partito darà i propri voti o il proprio parere favorevole alla secessione”, ha detto il vice primo ministro Soraya Sáenz de Santamaría.
Il presidente catalano Artur Mas ha scritto al premier spagnolo Rajoy affinché ascolti il ‘‘clamore della Catalogna’‘ e apra al dialogo. Al termine di una riunione dell’esecutivo catalano, Mas ha indicato una “road map”: ‘‘Nelle nostre mani abbiamo uno strumento specifico per arrivare al referendum ovvero le elezioni”.
Chiuso il referendum simbolico, per Mas si apre il difficile compito di trovare un’intesa con i propri partner al governo catalano. Il primo obiettivo è ricompattare il fronte indipendentista, pesantemente diviso.