Rublo sulle montagne russe in questo finale di settimana. Dopo essersi pericolosamente avvicinata alla soglia psicologica di 50 per un dollaro e di 60 per un euro la valuta è rimbalzata.
Merito delle indiscrezioni su una possibile riunione di emergenza della banca centrale, la quale mercoledì aveva riaffermato l’impegno a effettuare interventi ad hoc per difendere la stabilità finanziaria.
Peccato che proprio la contemporanea decisione di limitare gli interventi a difesa del cambio a 350 milioni di dollari al giorno aveva accelerato la caduta del rublo.
La banca centrale, però, è stretta tra l’incudine e il martello. Da una parte le riserve di valuta estera continuano ad assottigliarsi: 30 miliardi spesi solo ad ottobre. Dall’altra quella che gli esperti considerano ormai una vera e propria crisi valutaria.
Non bastavano la fuga di capitali, la guerra di sanzioni con l’Occidente per la situazione in Ucraina, la caduta dei prezzi del petrolio e l’inflazione alle stelle. Ora le famiglie hanno cominciato a chiedere dollari per convertire i propri risparmi.