Messico, migliaia in corteo per i 43 studenti scomparsi

2014-11-06 8

Ancora proteste e manifestazioni in Messico contro la scomparsa dei 43 studenti svaniti nel nulla nel sud del paese a fine settembre. Ieri decine di migliaia di persone hanno marciato per le strade della capitale per chiedere al governo di far luce su quanto accaduto e per espremire solidarietà ai familiari dei giovani. Universitari e lavoratori uniti da striscioni con la scritta “giustizia”, in un Paese dominato dal narcotraffico e dalla corruzione.

“Siamo qui per ricordare che non ci sentiamo rappresentati da alcun governo, non ci fidiamo di nessuno, la società civile ha bisogno di organizzarsi diversamente, in questo modo è evidente che al momento c‘è completa anarchia, non abbiamo nessuno che ci governa”, racconta uno dei manifestanti.

Intanto il sindaco di Iguala è stato catturato con la moglie a Cittá del Messico. I due, latitanti dal 26 settembre, sono accusati di aver organizzato un attacco congiunto di agenti e sicari di una banda di narcos contro quei ragazzi che protestavano contro le autorità locali e per i propri diritti. Finora sono state scoperte numerose fosse comuni clandestine, ma di quei giovani nessuna traccia.

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