La Palestina è già uno Stato, almeno per la Svezia, divenuta oggi la prima tra i membri dell’Unione europea a riconoscere lo Stato palestinese. Una promessa fatta a ottobre dal premier svedese e puntualmente mantenuta.
Il ministro degli Esteri, Margot Wallstrom, ha spiegato che l’obiettivo è sostenere i palestinesi moderati, rendendo il loro status più simile a quello di Israele nei negoziati di pace. “Speriamo – ha detto – che questa decisione sia accolta in modo equilibrato e costruttivo da Israele, con cui vogliamo continuare a cooperare in maniera produttiva”.
Opposte le reazoni. Il premier israeliano Netanyahu parla di una scelta deplorevole, mentre il presidente dell’Autorità palestinese Abbas lo definisce un passo coraggioso.
Certo è che l’iniziativa di Stoccolma segna un punto a favore dei palestinesi, dopo che, nel 2012, l’Assemblea generale dell’Onu riconobbe alla Palestina lo status di osservatore permanente come Stato non membro, equivalente a quello del Vaticano.
Finora, solo il Parlamento britannico, con una risoluzione non vincolante e quindi pura espressione di intenti, aveva riconosciuto a ottobre lo Stato palestinese.