Non cala la tensione a Gerusalemme Est dopo l’uccisione da parte della polizia israeliana di un militante palestinese, Muataz Hijazi, sospettato di aver attentato alla vita del rabbino di estrema destra, Yehuda Glick, mercoledì sera. Gli scontri tra palestinesi e la polizia israeliana proseguono. Hijazi, ucciso nei pressi della sua casa da un’unità speciale israeliana, secondo la radio militare di Tel Aviv era armato e ha opposto resitenza, costringendo gli agenti a sparare. Secondo gli israeliani sarebbe stato il responsabile dell’attentato al rabbino attivista Glick, che ora è ricoverato in gravi condizioni. Il rabbino, 50 anni, di origini americane, era stato al centro di ripetute controversie in passato per aver guidato coloni ed attivisti ebrei in incursioni sulla Spianata delle Moschee. Intanto il premier israeliano Netanyahu ha ordinato la chiusura ad oltranza per musulmani ed ebrei della Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Il presidente dell’Anp, Abu Mazen, ha bollato la misura come una dichiarazione di guerra da parte di Israele contro il popolo palestinese.