Lloyds Banking Group conferma le indiscrezioni circolate la scorsa settimana su tagli di costi e personale.
I licenziamenti saranno novemila nei prossimi tre anni e 150 filiali chiuderanno i battenti.
La cura dimagrante si aggiunge a quelle che hanno già eliminato 43 mila posti di lavoro nel gruppo bancario dal 2008, anno del salvataggio di Stato.
Delusi i dipendenti: “Accade ormai da anni, specie nelle banche e nelle poste”.
“Fa male, dopo quarant’anni passati qui dentro”.
“E’ un segno dei tempi, nonostante tutti i soldi immessi nel gruppo dai contribuenti”.
La decisione non dipende dai risultati, dal momento che i profitti ammontano a circa 2 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno.
Piuttosto – ha spiegato l’amministratore delegato Antonio Horta-Osorio – è un adeguamento al graduale passaggio dei clienti a operazioni bancarie online.