A Parigi c‘è un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea: la Fondazione Louis Vuitton. Disegnato dell’architetto canadese Frank Gehry, tra i massimi esponenti della corrente Decostruttivista, offrirà ai visitatori una collezione permanente, ma anche mostre temporanee e concerti.
L’edificio, coperto da dodici vele di vetro, misura undicimila metri quadrati ed è stato paragonato a un iceberg o a un vascello.
Una struttura che dà l’idea di movimento, come nelle intenzioni dell’architetto: “Dovevamo fare un edificio – ha spiegato – che fosse di vetro ed effimero. Poi però per me è diventato un veliero. La sensazione di movimento era importante: sembra che si muova lentamente attraverso il Bois de Boulogne e che rifletta gli alberi e il giardino”.
Per realizzarlo ci sono voluti più di sei anni e più di 100 milioni di euro. L’uomo che sta dietro all’idea è Bernard Arnault, capo di LVMH, il gruppo del lusso più grande al mondo e a capo della Louis Vuitton.
“Mi piaceva – racconta ancora Gehry – l’idea di una facciata in movimento, che cambiasse non solo con la luce, grazie al vetro e alle ombre, ma che avesse la capacità di essere illuminata in modo diverso, che ci si potesse divertire con essa, e invitare gli artisti a dare il loro contributo alla facciata”.
Alla domanda se sia un edificio più scultoreo o più architettonico, l’architetto, 85 anni, risponde così: “Sono un architetto, quindi non ho la presunzione di fare della scultura. Il confine tra architettura e scultura oggi è ben definito. Per cui non voglio litigare con nessuno su cosa sia cosa. Alla fine la bellezza è negli occhi di chi guarda. Indipendentemente da come la chiami. “
La Fondazione Louis Vuitton aprirà al pubblico il 27 ottobre.
2.11 Ends