Era conosciuto ai servizi anti-terrorismo canadesi il conducente dell’auto che ha investito due soldati vicino a Montréal prima di essere ucciso dalla polizia. Stando alle ricostruzioni l’uomo, 25 anni, avrebbe urtato i due militari mentre stavano camminando nel parcheggi di un’area commerciale.
La polizia l’avrebbe poi inseguito e la sua corsa è terminata in un fosso. Colpito dal fuoco della polizia, è morto in ospedale. Uno dei due militari è deceduto a causa delle gravi ferite riportate, mentre l’altro non è in pericolo di vita.
“Posso solo dire che stiamo cercando di fare luce sulla possibilità che si tratti di un atto deliberato. Per ora è prematuro fare ipotesi sulle motivazioni – dice Guy Laponte della polizia del Québec – . Come ho detto stiamo iniziando l’indagine, dobbiamo analizzare la scena del reato, incontrare i testimoni, è davvero troppo presto”.
Al momento sono un’ottantina le persone rientrate da Siria e Iraq poste sotto sorveglianza per possibili legami con i jihadisti.
Il Canada ha dato il via libera alla partecipazione alla coalizione militare in Iraq a inizio ottobre e il governo ha promesso una legge per conferire maggiori poteri ai servizi segreti per lottare contro il terrorismo.