Si rafforza l’insediamento ebraico a Gerusalemme est, occupata da Israele nel 1967. Nel sobborgo palestinese di Silwan, otto famiglie ebree si sono insediate all’interno di dieci nuovi appartamenti in due palazzine. Per Israele, Gerusalemme è la sua capitale ‘‘unica e indivisibile’‘. Ma la comunità internazionale non riconosce l’annessione della parte orientale della città dove i palestinesi vogliono stabilire la capitale del loro Stato.
Questi insediamenti mettono a rischio i negoziati. “Questa è la colonizzazione. Ogni volta che un israeliano acquista un territorio in Cisgiordania, diventa una zona militare che il governo israeliano protegge o controlla, diventa parte dei negoziati con gli israeliani per il futuro Stato palestinese’‘, dice Nabil Shaath, consigliere del presidente palestinese Mahmud Abbas.
Ci sono, tuttavia, dei documenti che provano che questi appartamenti sono stati venduti dai palestinesi agli israeliani. Ad aiutare le famiglie ebree ad acquistare proprietà palestinesi nella Città Vecchia ci sono organizzazioni ortodosse come ‘‘Ateret Cohanim’‘. “La questione è questa, vivendo nello Stato di Israele, in una capitale unita dove ebrei e arabi vivono insieme, gli ebrei hanno il diritto di abitare dove vogliono, in ogni quartiere, in particolare in un vecchio quartiere ebraico”, spiega Daniel Lurie, portavoce di ‘‘Ateret Cohanim’‘.
La grande battaglia per Gerusalemme si combatte anche col mattone. A Silwan ci sono attualmente 500 coloni israeliani. Il rione è spesso teatro di scontri per la casa.