Non saranno piaciute agli azionisti, ma le ragioni dietro i risultati del terzo trimestre di Google, deludenti per i mercati, la dicono lunga sulla filosofia della compagnia. Da una parte il motore di ricerca registra entrate in aumento a 12,8 miliardi di euro, dall’altra profitti in calo a 2,2 miliardi. In mezzo un aumento della spesa in ricerca e sviluppo a 3,9 miliardi di euro.
Nuove strutture? Nuovi equipaggiamenti? Anche, ma soprattutto l’assunzione di ben 3 mila persone, quasi il doppio rispetto alle 1.600 dell’anno precedente. La pubblicità online registra qualche rallentamento, certo, ma il co-fondatore Larry Page è stato chiaro: sacrificare un po’ di guadagno a breve termine si può, se il contraltare è la scoperta di nuove, rivoluzionarie (e redditizie) tecnologie.
