La violenza di Kobane ha messo in fuga decine di migliaia di persone, molte delle quali sono arrivate in Turchia. Suruç si trova a una decina di chilometri dal confine. La sua popolazione – circa sessantamila persone – è triplicata.
Per aiutare i profughi, gli abitanti hanno infatti aperto le loro case, i loro depositi e anche le moschee. In una di queste alcuni bambini giocano su una bara, mentre i genitori pranzano.
I primi profughi sono arrivati quasi un mese fa e da allora il flusso è stato continuo. La situazione ha iniziato a preoccupare alcuni commercianti.
“Non si lavora. La nostra attività si è quasi fermata. Le persone si trovano in condizioni orribili”.
L’arrivo dei profughi ha sconvolto la vita di Suruç e così come questo proprietario di un negozio di generi alimentari, sono tante le persone che vorrebbero un ritorno alla normalità.
“Questa piccola e tranquilla cittadina che si trova a circa dieci chilometri da Kobane sul confine con la Siria sta vivendo un momento incredibile – dice il corrispondente di euronews Bora Bayraktar -. La popolazione locale è triplicata e gli abitanti vorrebbero tornare a una vita normale. Ma probabilmente dovranno attendere parecchio per questo”.