L’Agenzia internazionale dell’energia ha tagliato le stime di crescita della domanda di petrolio per quest’anno di 200 mila barili al giorno rispetto alle proiezioni di settembre. Anche nel 2015, dice l’agenzia che riunisce le nazioni industrializzate, sarà più flebile di quanto inizialmente pensato.
I prezzi, nel frattempo, continuano a calare a causa del rallentamento economico globale ma anche del petrolio di scisto statunitense, che si è riversato sui mercato causando un eccesso di offerta. Per un eventuale rallentamento della produzione, bisognerà attendere il vertice Opec di fine novembre.
