Il cessate il fuoco non ferma la violenza in Ucraina. A Donetsk, dove da settimane i ribelli filorussi e l’esercito di Kiev si contendono il controllo dell’aeroporto, anche oggi si contano almeno cinque civili e un soldato morti.
Un portavoce del Consiglio nazionale di difesa ucraino ha chiesto all’Osce di vigilare sulla tenuta della tregua.
“I terroristi stanno rubando tutto quello che trovano: carbone, metalli, veicoli, e lo portano nella Federazione Russa. L’Osce ha la possibilità di monitorare tutto questo. I terroristi continuano a violare il cessate il fuoco. Per loro l’obiettivo principale è l’aeroporto, che nelle ultime 24 ore è stato attaccato cinque volte”.
Più ottimisti sulla crisi ucraina si sono mostrati i ministri degli Esteri dei paesi Cis, riuniti a Minsk, che indicano come ancora possibile l’opzione negoziale.
“Per prima cosa bisognerebbe far partire il dialogo tra rappresentanti di Kiev e delle repubbliche di Luhansk e Donetsk. Poi bisognerebbe avviare un dialogo politico ad ampio raggio, una riforma costituzionale che includa tutte le regioni e tutte le forze politiche dell’Ucraina”.
Non è escluso che di tutto ciò ne parlino il presidente russo Putin e il suo omologo ucraino Poroshenko, attesi entrambi tra una settimana al meeting Asia-Europa di Milano.