Cinquant’anni fa, Pier Paolo Pasolini realizzava “il più bel film su Gesù”. Così lo definisce l’Osservatore romano nel 2014, e a distanza di mezzo secolo la Puglia rivendica un ruolo ne “Il Vangelo secondo Matteo”: non solo perché set di alcune scene, ma perché culla di un Sud ancestrale che è stato cuore della visione pasoliniana.