Devono sgomberare entro lunedì. L’avvertimento lanciato ai manifestanti dal capo del governo di Hong Kong suona in tutto e per tutto come un nuovo ultimatum.
E sebbene l’uso della forza non venga esplicitato, il messaggio è che la polizia ricorrerà a ogni azione necessaria affinché le scuole possano riaprire e i 3mila impiegati del governo tornare al lavoro.
Sugli scontri di venerdì tra attivisti per la democrazia e simpatizzanti del governo, Chun-ying Leung si è limitato a condannare tutti i comportamenti violenti. Gli organizzatori della protesta accusano però il governo di collusione con alcune organizzazioni criminali locali, dal momento che otto delle 19 persone arrestate farebbero parte delle triadi, la mafia cinese.
Nuovi momenti di tensione si sono verificati anche sabato, coinvolgendo alcuni commercianti, arrabbiati perché l’occupazione nuocerebbe agli affari. Ma si sono risolti prima di degenerare in scontri fisici.