Dopo lo spiraglio di dialogo, a Hong Kong torna l’incertezza. Gli studenti hanno cancellato la partecipazione ai negoziati con il governo e gli scontri sono continuati anche in serata, nel quartiere Admiralty, nella City della regione speciale cinese.
I manifestanti per la democrazia accusano i sostenitori di Pechino di provocazione. “A quanto pare alcune persone, assoldate da cinesi non di Hong Kong, hanno cercato di creare problemi qui attorno e hanno cercato di rimuovere la barricata”, racconta uno studente. “Risultato, un gruppo di persone ha provato a impedire loro di provocare disordini,perché altrimenti la polizia avrebbe avuto una scusa per intervenire”.
Gli studenti hanno rinunciato al dialogo a causa degli scontri con i filogovernativi scoppiati in precedenza nel quartiere commerciale di Mong Kok. Mille sostenitori di Pechino hanno cercato di far sgomberare un centinaio di manifestanti.
La polizia ha chiuso gli occhi sugli attacchi che abbiamo subito da gruppi mafiosi, hanno denunciato gli studenti, in strada da una settimana per contestare il governo di Pechino che intende controllare le candidature per le elezioni del 2017.