Nuova frenata per il settore privato di Eurolandia. A settembre l’indice che misura le attività di migliaia di aziende del terziario e del manifatturiero è calato ai minimi da dieci mesi.
Siamo ancora in territorio di espansione, certo, ma il ritmo è ormai talmente flebile da lasciar immaginare anche un terzo trimestre all’insegna della stagnazione.
Alla robusta crescita della Germania, prima economia della zona euro, si contrappongono le frenate di Francia e Italia, rispettivamente seconda e terza.
Alla base di tutto una domanda che rimane molto debole, come dimostra il sottoindice dei nuovi ordini. Il risultato, spiegano gli esperti, di un alto tasso di sfiducia.