Pierre Moscovici è candidato ad essere il nuovo commissario agli affari economici e monetari, ma la sua audizione al Parlamento europeo si è svolta proprio dopo l’annuncio che il suo paese intende volutamente violare le regole europee del patto di stabiltà. La situazione della Francia complica anche la sua posizione.
“Seguiro’ un’unica bussola. Le regole, nient’altro che le regole, tutte le regole e se un paese, qualunque esso sia, non rispetta gli obblighi previsti dai trattati e si trova in una procedura di infrazione, anche se fosse la Francia, seguiro’ questa procedura” – ha dichiarato Moscovici.
Ex eurodeputato, ex ministro delle finanze francese, Moscovici è un personaggio noto tra i corridoi del Parlamento europeo, ma i parlamentari non gli hanno fatto sconti, criticando la sua preparazione.
Kay Swinburne, responsabile degli affari economici per il gruppo dei conservatori e riformisti: “Il suo curriculum farebbe pensare che ne sappia molto dei temi che abbiamo affrontato nelle ultime tre ore, ma ha dato poche risposte. Qualcun’altro mi ha dato un foglio bianco e mi ha detto che quelle erano le loro conclusioni dell’audizione, sulla base delle sue risposte”
Il socialista Moscovici sarà stretto tra due vice-presidenti di centro-destra, il finlandese Jirki Katainen e il lettone Valdis Dombrovskis, che secondo l’architettura della commissione Juncker sarannno i suoi supervisori.
Alain Lamassoure, eurodeputato di centro destra sottolinea:
“Pierre Moscovici sarà una sorta di ministro-delegato o di commissario delegato da un vice-presidente della Commissione piu’ importante di lui. Lo ha ammesso a metà, lo ha negato, in realtà il suo ruolo non è chiaro”
Nonostante le critiche, di fatto sembra esserci un patto non scritto tra centro-destra e centro-sinistra a non bocciare un candidato dell’altra famiglia politica.